Sono stati scarcerati i tre carabinieri, Giuseppe Sillitti, Michele Falco e Giovanni Aidone, coinvolti nell’inchiesta RESET, che qualche settimana fa portò all’arresto complessivo di sedici persone con le accuse di associazione a delinquere finalizzata all’estorsione e all’omicidio. I tre, ricordiamo,  erano stati accusati di estorsione, favoreggiamento, falso ideologico e associazione a delinquere e tratti in arresto perché ritenuti contigui al clan Ricci/Cenicola. Avrebbero favorito, secondo l’accusa,  l’attività del suddetto clan sviando le indagini e coprendo addirittura la fuga di Vincenzo Cenicola (resosi irreperibile dopo l’omicidio Pignatelli). Il Tribunale del Riesame, mettendo in discussione la tesi della Procura della Repubblica di Lucera, ha accolto le istanze del loro legale, disponendo la scarcerazione immediata per Giuseppe Sillitti e Michele Falco, mentre Giovanni Aidone ha ottenuto gli arresti domiciliari. Solo il carabiniere Luigi Glori è rimasto in carcere, perché accusato di un reato aggiuntivo, estorsione, rispetto ai colleghi scarcerati. L’avvocato Giacomo Grasso, legale di Sillitti, Falco e Aidone, commenta alle nostre telecamere l’avvenuta scarcerazione.

Articolo pubblicato su News&TV Lucera.